Nel tribunale di Cremona, un cassiere di una banca, precedentemente licenziato per aver insultato ripetutamente i clienti, è stato recentemente reintegrato e risarcito con 16 mesi di stipendio.
Il giudice ha stabilito che il comportamento del cassiere, benché inaccettabile, può essere giustificato dall’ambiente “stressogeno” in cui lavorava.
Questa decisione solleva importanti questioni sullo stress lavorativo e le sue conseguenze sui dipendenti.