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sabato, 27 Aprile 2024

USB INCONTRA IL GOVERNATORE EMILIANO: ILVA E SALUTE

 Questo pomeriggio (6 ottobre 2015) si è tenuto a Bari un incontro tra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e i vertici regionali e territoriali di USB nelle persone dei coordinatori regionali Pierpaolo Corallo, del coordinatore di Taranto Francesco Rizzo e dei due responsabili del direttivo Usb Luciano Falvo e Aldo Schiedi. Durante l’incontro la Usb ha evidenziato la gravissima situazione in cui versa lo stabilimento ILVA di Taranto: gli impianti non ricevono regolarmente la manutenzione necessaria e non vengono garantite le normali condizione di sicurezza. Usb ha inoltre evidenziato che, dal punto di vista ambientale, diverse centraline adibite al controllo delle emissioni, sono collocate in postazioni non idonee, rimarcando dunque come fallimentare la gestione commissariale che ha prodotto finora un peggioramento delle condizioni impiantistiche ed economiche. “Abbiamo fatto presente al Presidente la strana strategia aziendale che da un lato mette i lavoratori in solidarietà per risparmiare, non compra pezzi di ricambio, attrezzature e indumenti di sicurezza per la vita quotidiana di stabilimento – afferma Rizzo -, dall’altro continua ad assumere decine di manager strapagati che finora hanno prodotto perdite milionarie. Il presidente ci ha assicurato di impegnarsi a far luce sulla questione, soprattutto perché nell’incontro precedente fatto con Fim, Fiom e Uilm queste anomalie non erano state assolutamente citate. Un’altra anomalia che abbiamo segnalato è il fatto che Ilva pur in crisi di liquidità preferisce spendere 1.000 euro al giorno di affitto per due autobotti di una ditta privata piuttosto che  riparare i suoi mezzi che con poche centinaia di euro sarebbero funzionanti”. Sui contratti di solidarietà Usb ha chiesto che la Regione intervenga integrando fino a febbraio il 10% e dopo l’eventuale proroga la differenza prodotta dal Jobs Act sull’assegno di solidarietà. Il Governatore ha però illustrato la difficoltà economica della regione a coprire questa richiesta. Usb ha inoltre denunciato un uso dei contratti di solidarietà del tutto commerciale e non finalizzato a lavori Aia o crisi produttive. “Per quanto riguarda il sistema appalto completamente desertificato abbiamo chiesto al Governatore di intervenire direttamente garantendo pari trattamento ai lavoratori appalto – avanti Rizzo -, richiedendo che la Regione si faccia carico con il comune di Taranto delle centinaia di lavoratori che hanno perso il lavoro, creando un tavolo permanente con Ilva, sindacati, Regione, Comune e Prefettura affinché si trovino soluzioni idonee per le famiglie dei lavoratori”. Gli ultimi presi in analisi riguardano l’emergenza sanitaria per cui Usb propone come primo passo lo screening completo e gratuito presso strutture pubbliche per tutti i dipendenti Ilva appalto e i cittadini delle aree prospicienti Ilva e la possibilità di un presidio h24 nello stabilimento dei tecnici Spesal e Arpa. “Emiliano a fine incontro è dunque arrivato alla nostra stessa conclusione riguardante la gestione commissariale dello stabilimento che si è rivelata completamente fallimentare e si è reso disponibile ad aprire un ragionamento sulla questione sanitaria di Taranto partendo dalle due nostre proposte – continua Rizzo – . La democrazia e l’uguaglianza sono alla base della nascita del sindacato e noi di USB non abbiamo nulla da nascondere. Siamo un sindacato libero che si può permettere di parlare davanti a tutti, dalla stampa, ai lavoratori, agli altri sindacati. Mentre Fim, Fiom e Uilm hanno avuto la necessità di aprire un tavolo a parte, rifiutandosi di parlare davanti a noi e alla stampa. Che ci sia qualcosa che non si deve sapere?”, conclude Rizzo.

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