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domenica, 8 Dicembre 2024

Sindrome di Stevens-Johnson, la rara reazione cutanea agli Antireumatici

La Sindrome di Stevens-Johnson è una rara reazione cutanea che può essere innescata da comuni farmaci antireumatici e analgesici. La condizione si presenta con sintomi simil-influenzali, seguiti da un’eruzione cutanea rossa o viola che si diffonde formando vesciche, e senza trattamento può essere fatale. Due giovani donne, Jaqueline Gmack e Charlotte Gilmour, hanno recentemente portato la loro storia all’attenzione pubblica, raccontando un calvario che ha segnato profondamente le loro vite.

Jaqueline Gmack: un’esperienza traumatica

La 31enne brasiliana Jaqueline Gmack ha condiviso il suo caso risalente al 2011. A 18 anni, prendeva l’ibuprofene per alleviare i dolori mestruali quando ha iniziato a sentire un “bruciore dall’interno”. Nel giro di 48 ore, un prurito agli occhi e delle bolle di sangue in bocca sono comparsi rapidamente. Ricoverata d’urgenza in ospedale, le è stata diagnosticata la sindrome di Stevens-Johnson, e i medici hanno dovuto indurla in coma per 17 giorni.

Dopo essersi svegliata, Gmack ha descritto il suo trauma: “Era come se fossi bruciata dall’interno”. Non ricordava nulla all’inizio, ma gradualmente ha realizzato la gravità della situazione. Anche dopo anni, la sua vista rimane compromessa al 40%, costringendola a sottoporsi a continui interventi.

Charlotte Gilmour: la dolorosa scoperta

La 23enne neozelandese Charlotte Gilmour, invece, ha reagito violentemente alla lamotrigina, un farmaco antiepilettico. Il suo corpo ha sviluppato dolorose vesciche, spingendola a riconoscere subito la serietà del problema. Gilmour ha raccontato ai media di aver avuto paura di non svegliarsi più, poiché le ustioni interne si manifestavano sulla pelle, rendendo persino necessario l’alimentazione artificiale.

La sindrome di Stevens-Johnson può iniziare con sintomi simil-influenzali, e solo una diagnosi tempestiva e corretta può prevenire esiti fatali. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha sottolineato l’importanza di una maggiore consapevolezza su questa condizione per garantire un trattamento precoce e salvavita.

La sindrome di Stevens-Johnson è un promemoria inquietante di come i farmaci comuni possano avere effetti devastanti su alcune persone. Riconoscere i sintomi precocemente e consultare immediatamente un medico è fondamentale per prevenire esiti drammatici.

 

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