India – primo allunaggio morbido: Delhi sfida i Grandi nello spazio
L’India ha fatto la storia nello spazio: il suo lander Chandrayaan-3 ha toccato la superficie lunare con successo, diventando il quarto Paese al mondo a compiere un allunaggio morbido. Un’impresa che dimostra le ambizioni e le capacità della superpotenza emergente, che vuole competere con Usa, Russia e Cina anche nell’esplorazione spaziale.
Chandrayaan-3: una missione storica
La missione indiana Chandrayaan-3 è partita il 14 luglio scorso dal centro spaziale Satish Dhawan a Sriharikota, nello Stato meridionale dell’Andhra Pradesh. Dopo un approccio lento e metodico verso la Luna, la navicella spaziale ha iniziato la sua discesa finale oggi alle 14.34 ora italiana. L’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (Isro) ha confermato che la navigazione è continuata senza intoppi e che il lander ha raggiunto il punto di atterraggio previsto.
Il lander ha inviato le prime immagini della superficie lunare, mostrando tra l’altro il Mare Marginis, una grande macchia nera formata da antichi asteroidi precipitati. La navicella spaziale è dotata di telecamere e di un computer di bordo che le permettono di orientare il proprio posizionamento abbinando le immagini catturate a una mappa lunare programmata.
India: una superpotenza nello spazio
L’India ha dimostrato di essere una superpotenza nello spazio, capace di realizzare progetti ambiziosi con costi contenuti. La missione Chandrayaan-3 è costata solo 91 milioni di dollari, una cifra irrisoria se confrontata con i miliardi spesi da altre agenzie spaziali. L’India ha anche mostrato di saper reagire agli insuccessi: il primo tentativo di allunaggio morbido, nel 2019 con Chandrayaan-2, si era concluso con uno schianto sulla superficie lunare a causa di problemi al software e difficoltà di frenata durante la discesa.
Ora l’India può vantare di essere il quarto Paese in assoluto a compiere un allunaggio morbido, dopo Usa, Russia e Cina. Queste ultime due sono state recentemente protagoniste di missioni lunari importanti: la Cina ha portato sulla Luna una sonda robotica che ha raccolto campioni del suolo e li ha riportati sulla Terra; la Russia ha tentato di ripetere l’impresa dopo 45 anni ma il suo lander si è schiantato sul suolo lunare in un nuovo fallimento.
L’India non si ferma qui: ha già annunciato che intende mandare una missione umana sulla Luna entro il 2025 e che punta a costruire una stazione spaziale permanente in orbita terrestre. L’obiettivo è chiaro: Delhi vuole sfidare i Grandi nello spazio e affermare il suo ruolo di leader globale.