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giovedì, 21 Novembre 2024

Crisi alimentare in Olanda: le fattorie sotto assedio

Crisi alimentare in Olanda: le fattorie sotto assedio.

L’Olanda è uno dei maggiori esportatori di carne dell’Unione Europea, ma anche uno dei paesi più inquinati da azoto e ammoniaca.

Queste sostanze sono prodotte principalmente dall’urina del bestiame e hanno effetti negativi sulla salute umana e sull’ambiente.

Per questo motivo, il governo olandese ha deciso di adottare delle misure drastiche per ridurre le emissioni e favorire una transizione verso un’alimentazione più sana e sostenibile.

Espropri e tagli al bestiame

Una delle misure più contestate è quella degli espropri delle fattorie situate vicino alle aree naturali protette.

Lo scopo è quello di liberare spazio per la natura e diminuire la pressione dell’agricoltura intensiva.

Il governo prevede di tagliare del 30% il numero complessivo di capi di bestiame entro il 2030 e di offrire incentivi agli allevatori che accettano di vendere la loro terra o i loro diritti di emissione.

Questa politica ha scatenato la protesta degli allevatori, che si sentono traditi dal governo e minacciati nella loro attività.

Molti di loro hanno manifestato con i loro trattori nelle strade e nelle città, bloccando il traffico e creando disagi.

Alcuni allevatori si sono suicidati per la disperazione, mentre altri hanno denunciato intimidazioni e violenze da parte degli attivisti animalisti e ambientalisti.

Carne cancerogena vs cibo sano

Il governo olandese sostiene che la riduzione del consumo di carne sia necessaria non solo per l’ambiente, ma anche per la salute pubblica.

Infatti, secondo alcuni studi scientifici, la carne rossa e quella lavorata sono potenzialmente cancerogene e aumentano il rischio di sviluppare tumori dell’apparato gastrointestinale.

Inoltre, una dieta troppo ricca di proteine animali può favorire l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari.

Per questo motivo, il governo promuove una dieta basata sul cibo sano, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi.

Questi alimenti contengono fibre, vitamine, minerali e antiossidanti che proteggono l’organismo dai danni causati dai radicali liberi. Inoltre, una dieta equilibrata aiuta a mantenere un peso adeguato e a prevenire l’infiammazione cronica.

La resistenza degli olandesi

Non tutti gli olandesi sono d’accordo con le scelte del governo e con la visione del cibo sano come alternativa alla carne.

Molti consumatori sono legati alla tradizione culinaria del paese, basata su prodotti lattiero-caseari, patate fritte e dolci.

Altri ritengono che la carne sia una fonte indispensabile di proteine e ferro e che non ci siano prove sufficienti della sua pericolosità.

Inoltre, alcuni settori della società olandese si oppongono alla politica ambientalista del governo per motivi economici o ideologici.

Tra questi ci sono i partiti populisti e nazionalisti, che accusano il governo di cedere agli interessi dell’Unione Europea e delle lobby verdi.

Questi partiti sostengono gli allevatori e difendono il diritto alla libertà di scelta dei consumatori.

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