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lunedì, 13 Ottobre 2025

Scuola e smartphone, tra divieti ufficiali e regole morbide

Le nuove regole sullo stop ai telefoni in classe stanno entrando in vigore, ma il quadro è tutt’altro che uniforme. In molte scuole vige un approccio “soft”: i cellulari restano nelle mani degli studenti, a patto che siano spenti e riposti nello zaino. Solo una minoranza di istituti adotta sistemi più rigidi, come armadietti dedicati o consegna obbligatoria al personale.

Secondo un sondaggio, oltre metà degli studenti ritiene che il divieto non abbia portato grandi cambiamenti. Chi vuole distrarsi trova comunque il modo, tra stratagemmi vecchi e nuovi come il “doppio telefono”, uno da consegnare e uno da usare di nascosto.

Sul fronte delle punizioni, la linea resta cauta: spesso si parte da semplici richiami verbali e solo in caso di recidiva scattano provvedimenti più seri. Pochi gli istituti che scelgono la mano pesante già al primo richiamo.

Il risultato? L’attenzione in classe migliora solo per una piccola percentuale di studenti, mentre per la maggioranza non si notano differenze reali. In alcuni casi, addirittura, la situazione è peggiorata. Il divieto c’è, ma la sua efficacia resta tutta da verificare.

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