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lunedì, 6 Maggio 2024

Allarme sicurezza sul lavoro: morti in aumento nei primi mesi del 2024

L’allarme sicurezza sul lavoro riecheggia forte nei primi bimestri del 2024, un inizio d’anno che si tinge di nero con un numero di vittime che sale a 119, segnando un incremento del 24,7% rispetto all’anno precedente. I dati, che sembrano uscire direttamente da un thriller purtroppo troppo reale, lanciano un segnale d’allerta che non può e non deve essere ignorato.

Un Fenomeno in preoccupante crescita

Nel dettaglio, le vittime “in occasione di lavoro” sono 91, con un incremento che fa accapponare la pelle, mentre quelle “in itinere”, ossia durante il tragitto casa-lavoro, sono 28. Tra le zone che si colorano di un rosso sempre più acceso, spiccano Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Calabria, tristemente in cima alla lista per incidenza di mortalità.

I settori più vulnerabili? Le costruzioni guidano questa indesiderata classifica, seguite a ruota da trasporti e magazzinaggio, commercio e manifattura. Un mosaico di pericolosità che ritrae un’Italia del lavoro a tratti ancora troppo imprudente.

Chi paga il prezzo più alto

Un’attenzione particolare va poi ai lavoratori stranieri, la cui incidenza di mortalità è più che doppia rispetto agli italiani, e agli over 65, che continuano a rappresentare la fascia d’età più a rischio. Numeri che parlano chiaro e che invitano a una riflessione profonda sulle politiche di sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro.

Alla ricerca di soluzioni

La crescita delle denunce di infortunio, che segna un +7,2% rispetto a febbraio 2023, si configura come un ulteriore campanello d’allarme. Dopo il calo registrato negli anni della pandemia, questo incremento segnala la necessità impellente di rivedere e rafforzare le misure di sicurezza sul lavoro.

Il commento degli esperti

Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega, non usa mezzi termini nel commentare questi dati: un “primo bimestre nero”, un allarme che deve spingere a un’azione concreta e immediata per invertire questa tendenza.

Cosa ci riserva il futuro?

L’allarme sicurezza sul lavoro lanciato nei primi mesi del 2024 è un monito a non abbassare la guardia, a investire in formazione, prevenzione e controllo. La speranza è che questi dati possano trasformarsi in un punto di partenza per un cambiamento radicale, in nome della vita e della sicurezza di tutti i lavoratori.

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