Laurea postuma a Giulia Cecchettin è stata conferita in una cerimonia commovente dall’Università di Padova, un gesto che non solo riconosce il traguardo accademico di una studentessa brillante di ingegneria biomedica ma anche celebra la sua vita e il suo spirito indomabile. Giulia, una giovane di soli 22 anni di Vigonovo, la cui esistenza è stata tragicamente interrotta dall’atto violento di un ex fidanzato, aveva completato la sua tesi ed era pronta a discuterla, segnando un passo importante nel suo percorso accademico e professionale.
La cerimonia, svoltasi nell’aula magna del Bo dell’Ateneo, ha visto la partecipazione di familiari, amici e membri dell’università, tra cui il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e la rettrice Daniela Mapelli. Questo tributo ha sottolineato l’impegno e la dedizione di Giulia verso i suoi studi e ha ricordato a tutti il suo contributo alla comunità accademica e oltre.
Le parole del padre di Giulia, Gino Cecchettin, hanno toccato profondamente i cuori dei presenti: “Tu squarcio nelle nostre coscienze“, ha detto, evidenziando il vuoto lasciato da Giulia e l’impatto della sua perdita sulla famiglia e sulla comunità. Queste parole sono un monito a non dimenticare e a combattere affinché tragedie simili non si ripetano.
La rettrice Daniela Mapelli ha descritto Giulia come un “primo violino”, un punto di riferimento tra gli studenti, sottolineando la sua determinazione e il suo talento. La laurea postuma non è solo un riconoscimento del suo lavoro accademico ma anche un simbolo della sua presenza duratura e del suo impatto.
La ministra Anna Maria Bernini ha definito la laurea “meritatissima e dovuta“, un gesto che, pur nella sua tragicità, porta Giulia a essere simbolicamente presente e a continuare a ispirare. La dedicazione di borse di studio e aule in suo nome è un modo per perpetuare la sua memoria e il suo contributo.
