La riforma costituzionale all’esame del governo prevede significative novità nella struttura politica italiana. Il focus si concentra sull’introduzione del premierato e, di conseguenza, sulla fine della nomina quirinalizia di nuovi senatori a vita.
Questo cambiamento rappresenta una svolta nell’equilibrio dei poteri, garantendo però che gli attuali senatori rimangano in carica fino al termine del loro incarico. Venerdì il Cdm esaminerà il disegno di legge, ponendo particolare attenzione alla proposta di elezione diretta del presidente del Consiglio.
“La riforma delle riforme”, come definita dal ministro Elisabetta Casellati, vedrà anche una modifica alla nomina del premier. Quest’ultimo, nella prossima legislatura, verrà scelto direttamente dai cittadini con un mandato quinquennale.
La proposta prevede inoltre un sistema elettorale maggioritario e la revisione dei poteri del Capo dello Stato. Questo non avrà più il compito di nominare il premier, ma di conferire l’incarico al premier eletto. Infine, la norma anti-ribaltone si propone di garantire una maggiore stabilità alla legislatura.