Al 594° giorno di guerra in Ucraina, il presidente Zelensky fa un appello accorato alla Nato: “La comunità internazionale deve unirsi per fermare il terrorismo“.
Il suo discorso fa un parallelo tra le tattiche utilizzate contro l’Ucraina e quelle adottate in Israele. L’intento è chiaro: denunciare una similitudine tra le azioni di Hamas e quelle di Mosca.
Ma non si ferma qui. Zelensky porta alla luce un collegamento tra Teheran, la situazione in Ucraina e l’attacco ad Israele. Denuncia: “L’Iran non può lavarsi le mani. Vende droni Shahed ai russi e i suoi rappresentanti manifestano sostegno a Hamas. Le sue azioni parlano più delle parole“.
Il messaggio del presidente ucraino è un richiamo alla solidarietà e all’azione: di fronte a simili tattiche terroristiche, il mondo deve alzare la voce e agire.