Carlos Tavares ha lasciato anticipatamente il suo incarico di amministratore delegato di Stellantis, un addio che porta con sé polemiche e incertezze. La sua buonuscita, stimata in 100 milioni di euro, ha sollevato critiche, mentre il titolo in Borsa è crollato del 6,30%. Il governo italiano, attraverso il premier Giorgia Meloni, ha assicurato il proprio impegno per difendere i livelli occupazionali e l’indotto, in un momento cruciale per il settore automotive.
Anche il Parlamento entra in scena, convocando John Elkann per chiarire le strategie future del gruppo. La FIOM, intanto, denuncia una crisi profonda, con il rischio di licenziamenti per centinaia di lavoratori legati alle forniture Stellantis.
Le dimissioni di Tavares segnano un momento di svolta per Stellantis, mentre il prossimo tavolo convocato al MIMIT sarà decisivo per definire il futuro del settore in Italia.