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sabato, 7 Dicembre 2024

Sanzione da 3,5 milioni per Meta: l’Antitrust colpisce ancora

Meta Antitrust: sanzione da 3,5 milioni per pratiche scorrette. Questa è la frase chiave che riecheggia nella notizia del giorno, e rappresenta un nuovo capitolo nella saga tra il colosso dei social media e le autorità di regolamentazione. L’Antitrust ha infatti deciso di infliggere una multa milionaria a Meta per pratiche commerciali poco trasparenti, lasciando tutti a bocca aperta.

La sentenza dell’Antitrust

L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (AGCM) ha comunicato che Meta, durante il processo di registrazione a Instagram, non ha fornito agli utenti informazioni chiare sulla raccolta e l’uso dei loro dati per scopi commerciali. Ma non è tutto. Anche in caso di sospensione degli account Facebook e Instagram, gli utenti non hanno ricevuto comunicazioni adeguate per eventuali contestazioni. Meta, in sostanza, è stata giudicata colpevole di un doppio peccato di omissione.

Meta risponde alla sanzione

La risposta di Meta non si è fatta attendere. Un portavoce ha dichiarato: “Siamo in disaccordo con la decisione presa dall’AGCM e stiamo valutando le possibili azioni da intraprendere”. Secondo l’azienda, già da agosto 2023 sono state apportate modifiche significative per gli utenti italiani, rendendo più chiaro come vengono utilizzati i dati per mostrare annunci personalizzati su Instagram e fornendo maggiori informazioni e opzioni per fare ricorso in caso di sospensione dell’account.

Il futuro di Meta in Italia

Questa vicenda solleva numerosi interrogativi sul futuro di Meta in Italia. Come influenzerà questa sanzione le pratiche commerciali del colosso dei social media? E, soprattutto, quali saranno le prossime mosse dell’AGCM?

Meta Antitrust: sanzione da 3,5 milioni per pratiche scorrette è un episodio che potrebbe segnare una svolta nei rapporti tra grandi aziende tecnologiche e autorità di regolamentazione. Le modifiche apportate da Meta saranno sufficienti a placare l’AGCM? Solo il tempo lo dirà. Intanto, il gigante dei social media è chiamato a rispondere con maggiore trasparenza e rispetto delle normative.

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