L’aumento della Tari 2024 è ormai una realtà con cui molte città italiane dovranno fare i conti. Roma, Napoli, Palermo e Verona sono solo alcune delle città dove gli aumenti della tassa sui rifiuti saranno più evidenti. Ma quali sono le cause di questi rincari e come stanno reagendo le amministrazioni locali?
Le cause dei rincari della Tari
Gli aumenti della Tari 2024 non sono casuali. Inflazione, guerre e prezzi dell’energia sono le principali cause che hanno fatto lievitare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Le municipalizzate, infatti, si trovano a dover fronteggiare costi fissi più elevati, come il carburante per i camion, che inevitabilmente si riflettono sulle bollette dei cittadini.
La situazione nelle città italiane
Roma
A Roma, l’amministrazione ha dovuto fare i conti con una richiesta di aumento del 14%. Tuttavia, grazie a una lotta serrata all’evasione, la giunta di Gualtieri è riuscita a ridurre l’aumento all’80%, con l’obiettivo di azzerarlo entro il prossimo anno.
Napoli
Napoli non è da meno, con un incremento del 13% per le utenze domestiche e oltre il 20% per i negozi. La città sta cercando di recuperare dalle batoste economiche del 2023 e non sarà facile per i napoletani assorbire questi nuovi costi.
Verona
A Verona, l’incremento poteva essere superiore al 7%, ma si è deciso di attingere alle entrate provenienti dall’imposta di soggiorno, spostando parte del carico sui turisti.
Milano, l’eccezione
Milano rappresenta un’eccezione nel panorama nazionale. Qui, il costo della Tari è in diminuzione da anni grazie a una gestione più efficiente del ciclo integrato dei rifiuti. Le famiglie milanesi, quindi, potranno godere di bollette più leggere.
Genova e i piccoli comuni
Genova è un altro esempio significativo: l’Amiu, l’azienda che gestisce i rifiuti, ha annunciato incrementi del 6,8%, ma il Comune sta cercando di congelarli. Anche nei piccoli comuni, come Courmayeur, si registrano aumenti simili, dimostrando che il problema è diffuso su tutto il territorio nazionale.
Un punto debole del sistema
Nonostante gli investimenti del Pnrr, la gestione dei rifiuti in Italia rimane un punto debole. La Tari 2024, infatti, continua a crescere soprattutto nelle città dove il ciclo integrato dei rifiuti non è ancora stato completato. La soluzione proposta è la Tarip, che premia i comportamenti virtuosi di chi differenzia correttamente i materiali riciclabili. Tuttavia, questa è ancora poco diffusa, specie al Sud.
L’aumento della Tari 2024 mette in evidenza le criticità nella gestione dei rifiuti in Italia. Mentre alcune città cercano di arginare i rincari con soluzioni creative, altre devono fare i conti con incrementi significativi. La strada verso una gestione più efficiente e sostenibile è ancora lunga, ma necessaria per evitare che i costi continuino a gravare in modo insostenibile sui cittadini.