Sandra Milo, icona del cinema italiano, è morta oggi nella sua abitazione a Roma, a 90 anni. L’attrice, musa di Fellini e volto familiare della televisione, ha segnato profondamente la cultura e l’arte italiane.
Nata nel 1933 a Tunisi, Sandra Milo crebbe nel piccolo borgo di Vicopisano, in provincia di Pisa. La sua vita fu segnata da eventi tumultuosi fin dalla giovinezza: sposò giovanissima il marchese Cesare Rodighiero, ma la loro unione fu breve e segnata da tragedia. Queste esperienze, tuttavia, forgiarono il carattere e la resilienza che l’avrebbero accompagnata per tutta la vita.
La carriera di Milo nel mondo del cinema iniziò negli anni ’50. Il suo debutto fu nel film ‘Lo scapolo’ accanto ad Alberto Sordi. Ma fu la collaborazione con Federico Fellini che la rese un’icona: Milo divenne nota come la “musa di Fellini”, lavorando in capolavori come “8½” e “Giulietta degli Spiriti”.
Oltre al cinema, Sandra Milo si distinse anche in televisione e nella musica. La sua versatilità artistica e il suo spirito vivace la resero una figura amata dal pubblico italiano.
Nel corso della sua carriera, Sandra Milo ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso David di Donatello alla carriera nel 2021. Questo premio non solo celebrava i suoi successi artistici, ma anche la sua resilienza e la sua capacità di reinventarsi.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano. Sandra Milo, con il suo inconfondibile talento e carisma, ha segnato un’epoca, diventando non solo un’icona del cinema italiano, ma anche un simbolo di forza e determinazione. Il suo ricordo vivrà attraverso le sue indimenticabili interpretazioni e il suo impatto sull’arte e sulla cultura italiana.