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lunedì, 6 Maggio 2024

Alla Versiliana il Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia

Agli “Incontri al caffè” ospite Luciano Romoli assieme allo storico Aldo Mola

Il prossimo trenta luglio nella ricca cornice del festival della Versiliana (Marina di Pietrasanta, ore 18,30) nell’ambito dello spazio “Incontri al Caffè” Luciano Romoli, Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M, Aldo Alessandro Mola, storico e docente presso la Libera Università di Bruxelles, dialogheranno sul tema: La Massoneria: una scelta, oggi, che abbatte ogni pregiudizio e che vede protagonisti molti giovani. L’appuntamento rappresenta un’importante opportunità per far comprendere meglio al grande pubblico l’incidenza che ha avuto questa antica istituzione, che ha segnato molti passaggi salienti della vita della nostra Repubblica.

«È venuto il momento – commenta Romoli alla vigilia dell’evento – di fare un’operazione verità. Bisogna diradare i tanti pregiudizi e false convinzioni che hanno generato tanti equivoci sul profilo e sulle attività della Massoneria, associazione che guarda all’uomo per migliorarlo e soprattutto per migliorare il contesto economico e sociale entro cui ciascuno di noi sviluppa la propria personalità, in tutte le sue sfaccettature».

«Nata in Inghilterra nel secolo dei Lumi – commenta Mola il più accreditato storico della Libera Muratoria – la Massoneria è stata un motore di ricerca scientifica e di progresso civile fin dalle origini, battendosi da sempre per la libertà di coscienza, l’istruzione obbligatoria, le riforme giuridiche, l’emancipazione femminile e l’elettività delle cariche pubbliche».

«Le competenze che la nostra Comunione è in grado di esprimere si fondano su una linea di pensiero radicata su un’identità forte e nello stesso tempo inclusiva, perché aperta agli apporti dell’intelligenza, del talento e della qualità umana e professionale. Credo sia questo uno dei principali fattori che attrae i giovani il campo di possibilità e di riconoscimento del valore che possono avere entrando a far parte della Massoneria – riprende Romoli – Il mio impegno, come quello dei fratelli che mi affiancano alla guida del Gran Loggia d’Italia, è quello di stimolare le coscienze a reagire alla pericolosa deriva del pensiero unico che sta prosciugando la libertà e la sovranità dei cittadini».

Riportare la dimensione del sacro nella vita di ogni giorno è la strada maestra che persegue la Gran Loggia d’Italia, nel tentativo di ridare senso alla “verticalità”, che attiene al nostro rapporto con l’assoluto, da cui dobbiamo trarre energie positive per superare i drammi della vita, per corazzarci contro le avversità, per trovare risposte morali ed esistenziali che in un’epoca densa di incertezze sono essenziali per orientarsi in un mondo in continuo divenire.

«Uso un’immagine biblica per farmi capire – conclude il Gran Maestro – quella della costruzione del tempio universale, che vuol dire lavorare per realizzare in terra la città di Dio, attraverso un’applicazione corale che veda coinvolte società, istituzioni, agenzie di senso, nella precipua finalità di affermare i valori costituzionali della giustizia sostanziale, del rispetto dell’ambiente, di comprensione delle ragioni dell’altro in una visione alta della democrazia partecipata».

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