1.5 C
Rome
venerdì, 7 Novembre 2025

Vedova di Parma deve restituire 200mila euro: la Corte d’appello esclude il Covid come infortunio

Una donna di Parma, rimasta vedova durante la prima ondata della pandemia, dovrà restituire 200mila euro ricevuti dall’assicurazione dopo la morte del marito, deceduto per Covid-19. La decisione è arrivata dalla Corte d’appello di Bologna, che ha ribaltato la sentenza di primo grado favorevole alla donna. Secondo i giudici, l’infezione virale non può essere considerata un “infortunio”, perché manca il requisito della “causa violenta” richiesto dalle polizze private.

La questione apre un fronte delicato: cosa coprono davvero le assicurazioni in caso di eventi eccezionali come una pandemia? Alcuni tribunali italiani hanno dato interpretazioni differenti: Vercelli, ad esempio, ha riconosciuto la natura infortunistica del contagio per un medico, mentre Torino e Milano hanno adottato una linea più restrittiva, simile a quella di Bologna.

Il caso mette in luce un problema che riguarda molti cittadini: spesso le clausole contrattuali escludono espressamente malattie infettive e pandemie, lasciando i familiari delle vittime in difficoltà. La normativa nazionale, con il decreto “Cura Italia”, aveva previsto la copertura come infortunio solo per i lavoratori assicurati con l’INAIL, non per le polizze private.

La vicenda, destinata probabilmente ad approdare in Cassazione, dimostra quanto sia fondamentale leggere attentamente i contratti e rivolgersi a professionisti del settore per evitare sorprese in momenti drammatici. In questo caso, il dolore di una famiglia si somma al peso di una restituzione milionaria, sollevando un dibattito che resta aperto sia sul piano legale che su quello etico.

Potrebbe interessarti

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Rimani connesso

890FansLike
- Advertisement -spot_img

Ultimissime