La Guardia di Finanza ha smantellato una rete di riciclaggio e frode fiscale da ben 116 milioni di euro operante ad Ancona e gestita da una banca clandestina, ribattezzata “Chinese Underground Bank”. Questa struttura parallela e illegale, nascosta dietro sportelli bancari fittizi, facilitava la gestione e il trasferimento di ingenti somme di denaro sporco. Le indagini, coordinate dalla Procura europea, hanno portato all’emissione di nove misure cautelari e al sequestro dei fondi illeciti.
Per condurre questa operazione di ampia portata sono stati coinvolti 250 uomini della Guardia di Finanza, supportati da attrezzature sofisticate, inclusi scanner per individuare intercapedini e unità cinofile. Il successo dell’operazione invia un messaggio chiaro nella lotta alla frode fiscale internazionale, un fenomeno che resta una sfida cruciale per la tutela dell’economia e dei bilanci pubblici europei.