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giovedì, 21 Novembre 2024

Piano di fuga a Campi Flegrei: un’operazione di salvataggio epocale in 72 ore

Il piano di fuga Campi Flegrei è al centro delle attenzioni della Protezione Civile, che prevede un’operazione di salvataggio per mezzo milione di persone in sole 72 ore in caso di eruzione vulcanica. Scopriamo i dettagli di questa imponente organizzazione e quali regioni italiane sarebbero coinvolte.

Il piano di fuga Campi Flegrei, elaborato per la prima volta nel 2016 e recentemente aggiornato, prevede l’evacuazione di mezzo milione di persone in 72 ore. Questa operazione, gestita dalla Protezione Civile, mira a evitare il caos e a salvaguardare la vita dei cittadini delle aree più a rischio, come Napoli e Pozzuoli.

L’attuale livello di allerta per il vulcano dei Campi Flegrei è giallo, ma in caso di innalzamento al livello rosso, scatterebbe l’evacuazione immediata. La logistica prevede l’impiego di tutti i mezzi disponibili: bus, navi e treni.

In caso di eruzione, i 76 mila abitanti di Pozzuoli troverebbero rifugio in Lombardia, i 25 mila di Bacoli sarebbero ospitati tra Umbria e Marche, e gli 11 mila di Monte di Procida in Abruzzo e Molise. I residenti del quartiere napoletano di Fuorigrotta verrebbero accolti nel Lazio, mentre quelli di Chiaia-San Ferdinando partirebbero verso la Sicilia. Tutte le regioni italiane parteciperebbero all’accoglienza, secondo un piano che prevede l’allestimento di punti di prima accoglienza, alloggi temporanei, assistenza sanitaria e servizi essenziali.

A ottobre è prevista una grande esercitazione per testare l’efficacia del piano di fuga Campi Flegrei. Questa esercitazione coinvolgerà non solo i cittadini delle aree a rischio, ma anche le regioni destinate ad accoglierli, in uno sforzo coordinato di protezione civile.

Il sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, ha ricordato che nell’esercitazione del 2019 la partecipazione fu scarsa. “Mi auguro che a ottobre siano molti di più,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza di una preparazione adeguata per un evento di tale portata.

L’intero piano di evacuazione prevede una spesa di circa 65 euro a persona al giorno, che si traduce in oltre 5 milioni di euro al giorno e 150 milioni in un mese. Questi costi coprono la logistica, l’alloggio, l’assistenza sanitaria e i servizi essenziali per i cittadini evacuati.

Il piano di fuga Campi Flegrei rappresenta una sfida logistica e organizzativa senza precedenti, ma è essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini in caso di eruzione vulcanica. La grande esercitazione prevista per ottobre sarà un banco di prova cruciale per testare l’efficacia e la coordinazione di tutte le parti coinvolte.

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