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giovedì, 21 Novembre 2024

Alessia Pifferi condannata all’ergastolo per la morte della figlia

La Corte di Assise di Milano ha condannato Alessia Pifferi all’ergastolo per l’omicidio della figlia Diana di 18 mesi. Una sentenza che fa discutere, soprattutto per l’esclusione della premeditazione.

Alessia Pifferi condannata all’ergastolo per la morte della figlia: la notizia ha scosso Milano e l’Italia intera. La Corte di Assise ha ritenuto la donna colpevole di omicidio volontario per aver lasciato la piccola Diana morire di stenti, abbandonata a casa da sola per sei giorni nel luglio del 2022.

Una Sentenza che fa riflettere

La frase chiave “Alessia Pifferi condannata all’ergastolo per la morte della figlia” risuona nelle aule del tribunale e nelle case di tutti noi. Una madre che abbandona la propria figlia di soli 18 mesi per inseguire una vita che le era più cara. La difesa aveva puntato sull’incapacità di intendere e volere, ma i giudici hanno escluso questa tesi, sebbene abbiano escluso l’aggravante della premeditazione.

La voce del PM e della famiglia

Il PM Francesco De Tommasi ha definito la sentenza “giusta“, sottolineando come questo verdetto riporti la vittima, la piccola Diana, al centro del processo. Anche la madre di Alessia, Maria, non ha nascosto il suo dolore, affermando che la figlia deve pagare per quello che ha fatto. “Si è dimenticata di essere una mamma“, ha detto, aggiungendo che non c’è stato pentimento né scuse.

Il commento della difesa

Alessia Pifferi, attraverso il suo avvocato Alessia Pontenani, ha mostrato dispiacere per l’atteggiamento della sua famiglia durante la lettura della sentenza. La difesa ha annunciato che farà ricorso, chiedendo una nuova perizia collegiale per cercare di ribaltare il verdetto.

Il processo e le conseguenze

Il processo ha messo in luce una tragedia che va oltre l’omicidio: l’abbandono e la solitudine di una bambina di 18 mesi, lasciata morire di stenti. Il PM aveva chiesto l’ergastolo per omicidio volontario con le aggravanti del rapporto di filiazione e dei futili motivi. Nonostante l’esclusione della premeditazione, la condanna resta pesante, con provvisionali di 20mila euro per la sorella Viviana e di 50mila euro per la madre Maria, costituite parti civili.

La giustizia e le prospettive future

La condanna di Alessia Pifferi all’ergastolo è una decisione che farà discutere ancora a lungo. È un caso che tocca profondamente le corde emotive di chiunque lo ascolti, un monito sull’importanza della responsabilità genitoriale e sulle conseguenze tragiche della sua mancanza.

 

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