Allarme Ecosistema. La Natura non è una discarica.
Vittima dell’uomo è l’ambiente. Rispettare l’ambiente significa salvare la terra e non padroneggiarla o assoggettarla. Nessuno può negare che l’ambiente è distrutto. Danneggiato. L’ecosistema completamente mutato, alterato. Spesso ci chiediamo come mai le stagioni non siano più le stesse. Come il clima, le temperature abbiano subito un’evidente trasformazione, come i territori e i paesaggi siano deturpati e privati della loro naturale bellezza. Questa drammatica, irrespirabile situazione la dobbiamo all’inquinamento e all’assenza di senso civico. Responsabili dei danni recati all’ambiente siamo noi, essere umani. Noncuranti del rispetto verso il posto che abitiamo crediamo di essere padroni indiscussi dell’habitat naturale concessoci e di quello creatoci col tempo. Un’errata gestione delle risorse naturali legata alla totale assenza di rispetto verso l’ambiente e il territorio, ogni giorno violentato e derubato, provoca effetti devastanti. Inquinamento. Sfruttamento. Impoverimento. Parole chiave che descrivono l’atteggiamento della società odierna verso l’ecosistema. Anziché tutelare e proteggere utilizziamo il nostro patrimonio come fosse una discarica. Sostanze nocive scaricate in mare, paesaggi costieri sfigurati dalla mano del capitalismo e dell’umano menefreghismo. L’ambiente muta, sente e risente degli effetti negativi e con esso anche le specie animali terrestri e marine. “La tua comodità porterà all’estinzione” è l’allarme lanciato dal designer Christian Waters, che ha immaginato per WWF una campagna shock sui rifiuti che abbondano sulle spiagge e negli oceani. Gli animali realizzati da Waters portano i segni visibili della negligenza e mancanza di civiltà dell’uomo. E’ necessario che l’uomo ricostruisca i suoi rapporti con l’ambiente imparando a rispettare le leggi naturali e a costruire una relazione armonica. La natura non è illimitata come erroneamente si crede. E’ una forza inarrestabile ma non una risorsa infinita. Un pozzo senza fondo è un pozzo ideale ma non reale.
E. D’E.
