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domenica, 28 Aprile 2024

Preso il sadico assassino che crocifiggeva le vittime

“Sono finito. Ormai non mi salva nessuno: sono le parole pronunciate da Riccardo Viti, 55 anni, al momento del’arresto, quando è stato bloccato da polizia e carabinieri nella sua casa di via Locchi a Firenze con l’accusa di aver violentato e ucciso Andreea Cristina Zamfir, la giovane romena trovata crocifissa.

Secondo le indagini, l’uomo sarebbe anche responsabile di altre simili violenze avvenute negli scorsi anni. E’ stato preso nella sua casa all’immediata periferia nord di Firenze, vicino l’ospedale di Careggi (dove lavorerebbe la sua compagna). Polizia e Carabinieri hanno perquisito stamani la sua casa dove l’uomo, non sposato, vive con i genitori.

A Viti gli investigatori sono arrivati anche ricostruendo tutto il percorso della sua auto, da quando ha preso a bordo la ragazza fino all’arrivo in via del cimitero di Ugnano, con le videoregistrazioni delle telecamere di sicurezza disseminate lungo il percorso. Al momento dell’arresto l’uomo aveva con se’ anche il giubbotto indossato quella sera.

Le immagini hanno consentito alla polizia di ricostruire il percorso fatto la notte tra il 4 ed il 5 maggio dal Fiat Doblò grigio di Viti dal momento in cui l’uomo ha preso a bordo la prostituta nella zona del parco delle Cascine all’arrivo nei pressi della strada che si perde in mezzo ai campi di Ugnano, interrotta dalla sbarra alla quale il corpo della ragazza era stato legato. L’auto di Viti è stata trovata parcheggiata nei pressi dell’abitazione dell’uomo e sequestrata.

Adesso sono in corso anche gli accertamenti per verificare la corrispondenza dei dati biologici con le tracce del dna isolate dal Racis dei Carabinieri in alcuni precedenti casi simili, dove le vittime erano sopravvissute.

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