La Juventus affronta un’altra complicazione fuori dal campo. Stavolta, al centro della tempesta, c’è il giovane centrocampista Nicolò Fagioli. Secondo le indagini condotte dalla Procura di Torino, il calciatore avrebbe piazzato scommesse tramite piattaforme non autorizzate, una violazione dell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva.
Questo comportamento, se provato, potrebbe portare a una squalifica che varia da un semplice divieto fino a tre anni o più, oltre a una multa che potrebbe superare i 25.000 euro.
Sebbene scommettere non sia illegale, l’articolo specifica che è vietato ai membri delle federazioni, dirigenti, soci e tesserati delle squadre professionistiche piazzare o accettare scommesse su partite organizzate dalla FIGC, FIFA o UEFA, indipendentemente dall’essere su piattaforme autorizzate o meno.
Il filone investigativo, diretto dal pubblico ministero Manuela Pedrotta e citato da “La Stampa”, è in corso da mesi.
È stato lo stesso Fagioli a informare la Procura della FIGC dello stato delle indagini il 30 agosto, attraverso i suoi legali.
Adesso, la priorità sarà stabilire l’effettiva portata delle scommesse effettuate da Fagioli e, a seconda delle scoperte, il suo futuro come calciatore professionista potrebbe essere a rischio.