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martedì, 1 Luglio 2025

Prezzi dei carburanti in aumento: pesa la tensione tra Usa e Iran

Negli ultimi giorni, i prezzi di benzina e diesel in Italia hanno raggiunto i livelli più alti da aprile, a seguito delle tensioni internazionali scatenate dall’attacco congiunto di Stati Uniti e Israele contro l’Iran. Le minacce di Teheran di chiudere lo Stretto di Hormuz, uno snodo strategico per il commercio globale di petrolio e gas, hanno innescato un immediato aumento delle quotazioni del greggio e, di conseguenza, dei carburanti alla pompa.

Secondo i dati raccolti da Staffetta Quotidiana, il prezzo medio della benzina in modalità self è salito a 1,748 euro/litro, mentre il diesel ha raggiunto 1,670 euro/litro. Sulle autostrade i rincari sono ancora più marcati. Alcuni operatori, come Q8 e Tamoil, hanno già adeguato i listini aumentando di un centesimo.

Le tensioni nel Golfo Persico, in particolare la possibilità che venga bloccato il traffico marittimo nello Stretto di Hormuz – da cui passa un quarto del petrolio mondiale – hanno generato incertezza sui mercati e causato un’impennata del prezzo del WTI, salito del 23% in un solo mese.

Il contesto internazionale mostra quanto eventi geopolitici possano rapidamente riflettersi sulla vita quotidiana dei cittadini. Le prospettive, almeno nel breve periodo, indicano una prosecuzione dell’instabilità con conseguente pressione al rialzo su carburanti ed energia.

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