Un’analisi dettagliata della qualità della vita in Italia per fasce d’età – anziani, giovani e bambini – disegna una mappa del benessere profondamente sbilanciata. A dominare la classifica sono le città del Nord-Est: Bolzano è la regina del comfort per gli over 65, grazie a servizi sociali avanzati, un basso consumo di farmaci e una rete culturale attiva. Gorizia si conferma al top per i giovani, forte di un’ampia offerta di eventi, opportunità lavorative stabili e un contesto urbano dinamico. Lecco, invece, si distingue per essere la città più a misura di bambino, eccellendo in sport, istruzione e sicurezza.
All’estremo opposto della classifica, il Sud sconta ritardi strutturali: province come Trapani e Caltanissetta si posizionano in fondo agli indici per bambini e anziani. Anche le grandi città, come Roma, Milano e Napoli, faticano, penalizzate dal costo insostenibile degli affitti e da un’offerta insufficiente per i giovani.
Un sondaggio parallelo condotto da Eumetra e Save the Children rivela infine un’altra criticità: l’autonomia dei preadolescenti italiani è limitata. Solo una minoranza svolge attività scolastiche o sportive in modo indipendente, pur mostrando grande disinvoltura nell’uso di dispositivi digitali.
Il quadro complessivo restituisce un’Italia a due velocità, dove il benessere resta concentrato in poche aree e l’equità territoriale appare ancora lontana. Una fotografia che invita a riflettere sulle scelte politiche future per ridurre il divario generazionale e geografico.
