Negli ultimi anni, l’Italia ha registrato un notevole aumento delle sanzioni per violazioni del codice della strada, con autovelox e multe in crescita che hanno generato incassi record per i comuni. Nel 2023, il totale raccolto dalle contravvenzioni ha raggiunto l’astronomica cifra di 1,54 miliardi di euro, segnando un incremento del 6,4% rispetto all’anno precedente e del 23,7% in confronto al 2019. Questo fenomeno non solo evidenzia una maggiore indisciplina al volante da parte degli automobilisti italiani ma riflette anche l’intensificazione dei controlli e l’efficacia dei sistemi di rilevazione delle infrazioni.
La crescita delle entrate derivanti da autovelox e multe in crescita è particolarmente pronunciata nei piccoli comuni, dove gli incassi sono aumentati del 50% nei centri con meno di 10.000 abitanti. Questo dato suggerisce una strategia mirata alla massimizzazione delle entrate tramite il controllo della velocità e altre violazioni stradali, spesso con l’ausilio di autovelox fissi e mobili.
Tuttavia, il notevole aumento delle multe non si limita alle aree meno popolate. Anche nelle città di medie dimensioni, l’incremento è stato significativo, testimoniando una tendenza nazionale al rafforzamento delle misure punitive per le infrazioni stradali. Nonostante ciò, nelle grandi metropoli l’aumento delle multe è stato più contenuto, in parte a causa della diversa natura delle violazioni più frequentemente sanzionate, come il mancato pagamento delle zone blu o il divieto di sosta.
Questo trend, pur essendo in parte giustificato dall’esigenza di garantire la sicurezza stradale, solleva interrogativi sull’equità e sulla proporzionalità delle sanzioni, soprattutto in un contesto economico caratterizzato da una persistente inflazione, che nel quadriennio ha registrato un aumento del 6,9%.
