19 C
Rome
giovedì, 2 Maggio 2024

Libertà religiosa compromessa nel 31% delle nazioni

La premier italiana Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza della libertà religiosa nel suo videomessaggio di presentazione del XVI Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo. Meloni ha enfatizzato che il silenzio sulla negazione di questo diritto equivale a complicità, menzionando l’intenzione del governo di investire oltre dieci milioni di euro per sostenere le minoranze cristiane perseguitate in vari paesi.

Il Rapporto rivela che in un Paese su tre non viene rispettato pienamente il diritto alla libertà religiosa, con l’Africa come continente più colpito e Cina e Corea del Nord tra i peggiori violatori. La libertà di fede è violata nel 31% delle nazioni, con quasi 4,9 miliardi di persone che vivono in paesi in cui tale libertà è fortemente limitata.

Le comunità religiose minoritarie affrontano una crescente crisi, con alcune a rischio estinzione a causa di atti terroristici, attacchi al patrimonio culturale e restrizioni finanziarie. Il numero di cristiani che vivono in zone di persecuzione supera i 307 milioni.

Il Rapporto mette in evidenza anche la mancanza di punizioni per i responsabili delle persecuzioni in 36 paesi e sottolinea il silenzio della comunità internazionale verso regimi strategici per l’Occidente, come Cina e India.

L’Africa ospita quasi la metà dei ‘Paesi caldi’, quelli con la maggior persecuzione religiosa, con un’enfasi particolare sulla regione del Sahel, intorno al lago Ciad, in Mozambico e Somalia.

Infine, il Rapporto segnala l’aumento dei limiti alla libertà di pensiero, coscienza e religione nei Paesi membri dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Nonostante ciò, ci sono anche segnali positivi come l’incremento delle iniziative di dialogo interreligioso.

Potrebbe interessarti

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Rimani connesso

890FansLike
- Advertisement -spot_img

Ultimissime