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giovedì, 21 Novembre 2024

Cognati uccisi a Sant’Antimo: cosa sappiamo

Cognati uccisi a Sant’Antimo: cosa sappiamo

Il ritrovamento dei cadaveri

Nella mattinata di giovedì 8 giugno, i carabinieri di Sant’Antimo sono intervenuti in seguito a una segnalazione di spari in piazza Sant’Antonio.

Sul posto hanno trovato il corpo senza vita di Luigi Cammisa, 29 anni, crivellato di colpi da un’arma da fuoco.

Poco dopo, in un appartamento di via Caruso, hanno scoperto anche il cadavere di Maria Brigida Pesacane, 24 anni, cognata della prima vittima.

La donna presentava ferite da arma da fuoco alla testa e al torace.

Le indagini sul duplice omicidio

Secondo gli investigatori, i due omicidi sono collegati tra loro e sarebbero avvenuti in un arco temporale molto breve.

Al momento non sono stati individuati i responsabili né il movente del duplice delitto.

Si ipotizza che si tratti di un regolamento di conti legato al mondo della criminalità organizzata, visto che Cammisa era noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona.

Pesacane, invece, non aveva precedenti penali e potrebbe essere stata uccisa per vendetta o per impedirle di testimoniare.

Le reazioni della comunità

Il sindaco di Sant’Antimo, Giuseppe Dell’Aversana, ha espresso il suo cordoglio per le vittime e la sua vicinanza alle famiglie colpite.

Ha anche chiesto alle autorità competenti di fare luce al più presto sul duplice omicidio e di garantire la sicurezza dei cittadini.

Anche il vescovo della diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, ha condannato con forza la violenza e ha invitato a pregare per le anime dei defunti e per la pace nella città.

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