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venerdì, 21 Novembre 2025

Oltre gli slogan: la politica dei fatti dell’on. Gianfranco Chiarelli

In una fase politica segnata da slogan rapidi, ricerca compulsiva di visibilità e l’affanno di inseguire i like, l’approccio di Gianfranco Chiarelli rappresenta un’eccezione rara. La sua è una candidatura che non nasce da un ciclo social ma da un percorso istituzionale completo: consigliere regionale, parlamentare della Repubblica e Commissario straordinario della Camera di Commercio. Tre ruoli diversi, un unico tratto distintivo: la capacità di trasformare funzioni pubbliche in risultati misurabili.

La sua esperienza al vertice della Camera di Commercio ne è un esempio emblematico. Chiarelli ha ereditato un ente segnato da anni di contenziosi e rallentamenti amministrativi, riportandolo in pochi mesi all’attenzione nazionale. Ha riaperto il dialogo con ministeri, costruito relazioni operative con il sistema delle imprese e riportato sul territorio SMAU, la più importante fiera italiana dell’innovazione. Non un semplice calendario di appuntamenti, ma parte di una strategia volta a rimettere l’economia produttiva del Mezzogiorno in una traiettoria di attenzione istituzionale e competitività.

Significativo anche il suo contributo nell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo 2026: quando la macchina organizzativa cercava una sede operativa, Chiarelli ha messo immediatamente a disposizione gli spazi della Cittadella delle Imprese, consentendo al Commissario governativo di insediarsi e avviare le attività. Un gesto pragmatico, che conferma una modalità d’azione fondata sulla rapidità e sulla responsabilità.

Durante il suo mandato, la Camera di Commercio ha varato il primo bando dedicato all’innovazione delle imprese turistiche, destinando risorse reali a un settore considerato strategico a livello nazionale. Ha istituito il Tavolo del Turismo coinvolgendo operatori e istituzioni, e ha sostenuto processi di internazionalizzazione attraverso l’ICE. Con il Progetto SEI – Sostegno all’export dell’Italia – ha realizzato una guida ai servizi per l’internazionalizzazione che oggi rappresenta un riferimento per molte PMI.

Altro capitolo centrale del suo operato è il sostegno ai giovani e all’imprenditoria emergente. La scelta di aderire a FAROS, l’acceleratore della blue economy promosso da Cassa Depositi e Prestiti, risponde a una logica chiara: collegare il Sud alle filiere globali dell’innovazione marittima, offrendo alle start-up percorsi di mentoring, capitali e opportunità di sperimentazione.

Chiarelli è stato tra i primi, nel sistema camerale italiano, a valorizzare il modello delle società benefit, realizzando una dashboard dedicata che è diventata un esempio nazionale. Allo stesso modo ha rafforzato la filiera agroalimentare attraverso collaborazioni con Agroqualità (oggi RINA Agrifood), puntando su qualità, tracciabilità e competitività internazionale delle produzioni certificate.

Tra le iniziative più significative, la firma della “Carta di Taranto”, Manifesto per l’ecologia integrale frutto di quattro anni di lavoro tra istituzioni, mondo accademico e società civile. Un documento che sintetizza la sua capacità di mettere in dialogo mondi diversi e trasformare il confronto in progettualità.

Il suo profilo personale rafforza questa traiettoria: uomo che arriva dal basso, professionista che non dipende dalla politica per vivere, amministratore abituato alla fatica del lavoro più che alle scorciatoie della comunicazione. Da parlamentare, come capogruppo nella Commissione Giustizia, ha sostenuto riforme cruciali, dall’equo compenso alla modernizzazione del sistema giudiziario.

In un contesto politico spesso dominato dall’improvvisazione, Chiarelli rappresenta una figura che unisce visione, competenza e affidabilità. Sceglierlo significa puntare su un’idea di sviluppo che non rincorre l’onda del momento, ma costruisce con metodo il cambiamento possibile.

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