Donald Trump ha presentato CBP Home, un’app destinata ai migranti irregolari per “facilitare” la loro autodeportazione. Il meccanismo è semplice: chi si trova illegalmente negli Stati Uniti può registrarsi, organizzare la propria uscita e partire senza attendere l’intervento delle autorità.
L’iniziativa, più che una vera soluzione al problema dell’immigrazione, sembra un colpo di scena studiato per la campagna elettorale. Il lancio dell’app arriva mentre Trump attacca duramente un giudice che ha bloccato la deportazione di alcuni membri della gang venezuelana Tren de Aragua, definendo la decisione un atto da impeachment.
Se da un lato il progetto suscita ironia, dall’altro solleva interrogativi più seri: la tecnologia può davvero gestire un tema così complesso o rischia di diventare uno strumento di propaganda? Resta da vedere se questa trovata avrà effetti concreti o se si rivelerà solo un altro slogan per la corsa alla Casa Bianca.
