Sembra che l’Italia si stia avvicinando a una maggiore trasparenza sulla strage di Bologna, una ferita aperta del passato. Il governo ha completato la desecretazione degli atti, secondo quanto dichiarato dal Presidente Mattarella, svelando la matrice neofascista della strage e portando alla luce depistaggi ignobili che hanno prolungato il dolore delle vittime.
“Abbiamo respinto gli eversori assassini e i registi occulti,” ha dichiarato l’associazione delle vittime, chiedendo al governo parole chiare sulle scoperte. È un appello che non cade nel vuoto: Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha rilanciato il messaggio, affermando la necessità di “giungere alla verità“.
Questo processo di verità rappresenta un passaggio cruciale per la società italiana, ancora scossa dalla tragedia. È tempo di confrontarsi con la storia, di far luce sulle ombre, nel rispetto di chi ha sofferto, per garantire che la giustizia prevalga.