Il governo guidato da Giorgia Meloni, con l’appoggio del vicepremier Matteo Salvini, ha rivolto un appello alle banche italiane affinché contribuiscano in modo concreto alla prossima manovra economica.
L’obiettivo è quello di ottenere circa cinque miliardi di euro da destinare alle fasce più deboli della popolazione, una cifra che – secondo il premier – rappresenterebbe solo una piccola parte dei 44 miliardi di profitti realizzati dal settore bancario nel 2025.
Meloni ha ricordato come, negli anni passati, il sistema bancario abbia potuto contare su importanti garanzie e misure di sostegno da parte dello Stato, come i fondi messi a disposizione durante il governo Conte e i crediti legati al superbonus edilizio. Per questo, ha sottolineato, è giusto che ora le banche diano un contributo alla collettività.
Sulla stessa linea, Salvini ha evidenziato che molti utili degli istituti di credito sono stati possibili proprio grazie alle garanzie pubbliche e ha proposto che una parte di quei guadagni venga destinata al finanziamento del piano casa, in particolare ai progetti pilota regionali.
Il leader della Lega ha inoltre chiesto di anticipare le risorse previste per il 2027, così da poter avviare già nel 2026 la fase di progettazione, ricordando che “senza fondi non si può costruire nulla”.
La richiesta del governo apre così un nuovo fronte nel dialogo tra politica e sistema bancario, ponendo il tema della responsabilità sociale del settore finanziario in un momento in cui la crescita economica del Paese rimane fragile e le disuguaglianze sociali sempre più marcate.

