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giovedì, 8 Maggio 2025

Scoperto un punto fragile nella crosta dei Campi Flegrei: nuove ipotesi sul bradisismo

Un recente studio pubblicato su AGU Advances da un team internazionale di ricercatori dell’INGV, dell’Università di Bologna e dell’Università di Grenoble ha individuato un’area debole nella crosta terrestre sotto la caldera dei Campi Flegrei, tra i 3 e i 4 km di profondità. Questa zona, più fragile e permeabile del previsto, potrebbe spiegare i frequenti episodi di sollevamento del suolo e l’attività sismica che caratterizzano l’area.

La ricerca si è basata su analisi tridimensionali e approfondite dei campioni rocciosi estratti da un pozzo geotermico, evidenziando una transizione geologica attorno ai 2,5-2,7 km che favorisce l’accumulo di fluidi magmatici. Questo strato, già indebolito da intrusioni magmatiche avvenute in passato, potrebbe condizionare anche la dinamica di eventuali future eruzioni.

Pur non indicando rischi immediati, lo studio rappresenta un passo significativo nella comprensione del sistema vulcanico flegreo e nella previsione dei suoi comportamenti, sottolineando l’importanza di un monitoraggio continuo e multidisciplinare.

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