In Italia, la battaglia contro l’HIV procede troppo lentamente. Nel 2023 sono state registrate oltre 2.300 nuove diagnosi, spesso tardive, segno che la prevenzione è ancora insufficiente. Nonostante i progressi scientifici, l’accesso a strumenti fondamentali come la PrEP resta limitato e lo stigma sociale continua a frenare diagnosi precoci e informazione.
Durante un summit tenutosi a Roma, esperti, politici e attivisti hanno ribadito la necessità di riportare l’HIV al centro dell’agenda sanitaria nazionale, chiedendo una nuova legge, più fondi, campagne di sensibilizzazione efficaci e servizi sul territorio accessibili. Solo con un’azione politica decisa e strategie condivise si potrà raggiungere l’obiettivo globale di porre fine all’epidemia entro il 2030.