Entro il 2030 l’Italia rischia una grave crisi nel settore sanitario: potrebbero mancare fino a 100mila infermieri. Un dato che preoccupa soprattutto considerando l’invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di assistenza. A rendere la professione sempre meno attrattiva sono stipendi tra i più bassi d’Europa, turni massacranti, scarse prospettive di crescita e un diffuso senso di abbandono.
Il personale è sempre più anziano, mentre le nuove generazioni scelgono altri percorsi o vanno all’estero. Intanto aumentano le dimissioni volontarie e i pensionamenti. Il sistema sanitario nazionale sta perdendo ogni anno oltre 10mila professionisti, mentre le iscrizioni ai corsi universitari non bastano a colmare il vuoto.
Regioni come Campania, Calabria e Sicilia sono tra le più colpite, ma il fenomeno è nazionale. Il rischio? Un sistema al collasso, dove curarsi diventa un lusso e trovare un infermiere disponibile quasi un miracolo.