Un’indagine di Save the Children rivela come i giovani affrontino la sessualità e l’affettività in un’epoca dominata dal digitale. Un dato che colpisce riguarda la percezione della pornografia: per il 24% degli adolescenti rappresenta una visione realistica della sessualità, mentre il 17% considera l’autoproduzione di contenuti espliciti un’opzione per soddisfare necessità economiche.
Il web è la principale fonte di informazione per quasi la metà degli intervistati, ma l’accesso ai servizi sanitari resta basso: solo il 12% ha mai effettuato un test HIV o visitato un consultorio. Intanto, pressioni sociali e stereotipi influenzano le esperienze sessuali di molti giovani, con il 16% che ammette di aver avuto rapporti per paura di sentirsi escluso e quasi uno su dieci per insistenza del partner.
I genitori si dichiarano aperti al dialogo, ma resta il problema di una formazione inadeguata che lascia spazio a miti e convinzioni errate. L’indagine sottolinea la necessità di un’educazione sessuale più strutturata, che vada oltre internet e le esperienze personali per fornire ai ragazzi strumenti adeguati per affrontare il tema con consapevolezza.