L’Everest, la montagna più alta del mondo, continua a crescere di circa 2 millimetri l’anno. Questo fenomeno è dovuto a un processo chiamato “rimbalzo post-glaciale”, provocato dall’erosione fluviale che alleggerisce la crosta terrestre, permettendole di sollevarsi.
La rete fluviale del fiume Arun, distante circa 75 chilometri dall’Everest, ha scavato massicce quantità di sedimenti nel corso dei millenni, favorendo la lenta ascesa della montagna e delle vette vicine come il Lhotse e il Makalu. Il processo è molto lento, ma continua a modificare il profilo del “Tetto del mondo”.