Un altro richiamo alimentare mette in allerta i consumatori italiani.
Un Allarme alimentare che preoccupa i consumatori
Il salame stagionato di fegato a rischio salmonella è stato al centro di un richiamo urgente da parte del Ministero della Salute. Il prodotto, commercializzato dal Salumificio Ciccarelli, è risultato potenzialmente contaminato dal batterio Salmonella typhimurium. Questo pericoloso patogeno può causare salmonellosi, una grave forma di gastroenterite.
Il richiamo precauzionale e le Autorità coinvolte
Il richiamo riguarda il lotto 121 di salame stagionato di puro suino, venduto in pezzi da 350 grammi, con scadenza due mesi dopo la produzione. Il prodotto è stato fabbricato presso lo stabilimento del Salumificio Ciccarelli a San Severino Marche, in provincia di Macerata. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha sottolineato l’importanza di non consumare il salame del lotto segnalato e di restituirlo al punto vendita o alla ASL locale.
I sintomi della Salmonellosi e le raccomandazioni
La salmonellosi può manifestarsi con sintomi quali febbre, diarrea, dolori addominali e vomito. È fondamentale che i consumatori prestino attenzione agli avvisi di sicurezza alimentare e agiscano prontamente. La sicurezza alimentare dipende dall’impegno di produttori, autorità di controllo e consumatori stessi.
Come agire in caso di acquisto del prodotto richiamato
Se hai acquistato il salame stagionato di fegato a rischio salmonella, segui questi passaggi:
- Non consumare il prodotto.
- Restituisci il salame al punto vendita.
- Segnala la situazione al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL.
La sicurezza alimentare è una priorità che richiede attenzione e collaborazione. Rimanere informati e seguire le indicazioni delle autorità è fondamentale per prevenire rischi per la salute.