Fiesole – La decisione dell’Università europea di Fiesole di rinominare la festa di Natale, eliminando il “riferimento cristiano“, ha scatenato intense polemiche. La motivazione? Adempiere al “Piano per l’uguaglianza etnica e razziale dell’Eui” promuovendo un linguaggio “inclusivo”.
Alessandra Gallego, consigliera di Fratelli d’Italia alla città metropolitana di Firenze, ha espresso forte disapprovazione: “Se il presidente dell’IUE desidera eliminare il Natale, trovi un altro luogo per la sua attività“. Francesco Torselli, capogruppo di FdI, ha sottolineato: “Duemila anni di radici cristiane non vanno annullati con una circolare“.
La risposta di Marco Stella di Forza Italia è stata chiara: “Questa non è laicità ma laicismo“. Susanna Ceccardi, dell’europarlamento della Lega, ha esortato a un “passo indietro immediato” e ha messo in luce l’onda di “pensiero politicamente corretto” che sta dietro a tale scelta.
Inoltre, Gabriele Toccafondi di Italia Viva ha dichiarato che non è “eliminando la nostra storia e cultura che si crea rispetto“. Ha sottolineato l’ironia della proposta proveniente da un istituto situato in una città con una profonda eredità cristiana come Fiesole.