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venerdì, 22 Novembre 2024

Sciopero trasporti e taxi in Italia: le rivendicazioni dei lavoratori e le tensioni sul decreto Asset

Oggi le città italiane sono testimoni di un’importante mobilitazione dei lavoratori del trasporto pubblico.

Conflitti in diverse metropoli, tra cui Roma, Milano, Napoli e Torino, hanno visto i servizi ridotti, con interruzioni concentrate nelle ore di punta.

Il nucleo della protesta? Salari adeguati, condizioni di lavoro migliori e una forte opposizione alle esternalizzazioni a imprese private, ritenute responsabili di servizi di qualità inferiore e retribuzioni non adeguate.

L’Usb chiede anche l’introduzione del reato di “omicidio sul lavoro” e un salario minimo legale di 10 euro all’ora.

Ma l’agitazione non si ferma qui. Domani, 10 ottobre, vedrà un’ulteriore mobilitazione dei taxi. Il fulcro della contestazione riguarda il decreto Asset, percepito come un provvedimento precipitoso e potenzialmente dannoso.

Secondo l’Usb Taxi, l’incremento delle licenze previsto dal decreto potrebbe destabilizzare il settore senza basarsi su dati concreti.

In questo scenario di tensioni e rivendicazioni, le prossime ore saranno cruciali per comprendere l’andamento delle trattative tra sindacati, enti locali e governo. La speranza è quella di una soluzione che garantisca i diritti dei lavoratori senza compromettere la mobilità cittadina.

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