Definire l’arte equivale a limitarne e ridurne il senso. Il significato. Il concetto di arte non si può relegare in una sola espressione. E’ impensabile rinchiudere le forme dell’arte in recinti, seppure dorati. Artistico è tutto ciò che riesce a comunicare. E’ la capacità di riempire attraverso l’osservazione. Nelle città e nelle metropoli del mondo si sono diffusi sui muri, sui vagoni dei treni i cosiddetti graffiti. Disegni o scritture impressi rapidamente con vernici spray e tecniche di incisione. L’errore che spesso si commette è quello di confondere i graffiti con i murales che, invece, sono veri e propri dipinti eseguiti sui muri. I graffiti sono talmente diffusi da essere parte integrante del paesaggio metropolitano. Bisogna giudicare artistico ciò che riesce a stimolare, senza legare l’arte sempre e solo alla fama dell’artista. L’importanza di un nome è incisiva ma non indispensabile. Fra gli uomini di cultura, specie architetti ed urbanisti, c’è chi considera i graffiti una delle forme di espressione artistica veloce, lontana dai canoni tradizionali dell’arte, manifestazione di una nuova mentalità e di rinnovati approcci interpretativi alla complessa realtà del vivere contemporaneo. In effetti, osservando certe multicolori ed articolate pitture non si può restare indifferenti di fronte a tanta bravura e fantasia. Quella dei graffiti è una forma d’arte che veicola messaggi facilmente comprensibili a tutti, esercitando un fascino indiscutibile su una vasta e mista cerchia di persone. Questo genere di arte ha preso col tempo, il nome di street art che è sbarcata in tutte le grandi città italiane e nelle capitali europee. La street art lancia messaggi profondi, di libertà e anticonformismo, apparentemente superficiali in quanto intrisi di ironia e di celata e sottile denuncia. Gli artisti della street art alleggeriscono il paesaggio urbano spesso troppo freddo, rigido. Colorano le regole imposte ai cittadini. Colorano il cemento di umanità. L’arte, in tutte le sue forme, è il luogo della libertà. Arte è ciò che il mondo diventerà.
E. D’E.