Gli Stati Uniti minacciano di applicare dazi punitivi fino al 107% sulla pasta italiana a partire da gennaio. Una misura che rischia di travolgere l’intera filiera, dagli agricoltori ai grandi marchi, nonostante questi ultimi non pratichino politiche di dumping.
La senatrice del Movimento 5 Stelle Gisella Naturale, già vicepresidente della Commissione Agricoltura, ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri Tajani e Lollobrigida, chiedendo di chiarire quali azioni il Governo e l’Unione europea intendano intraprendere per difendere un comparto che vale circa 700 milioni di euro di export verso gli Usa, pari al 10% del settore.
Naturale accusa l’esecutivo di eccessiva arrendevolezza nei confronti di Washington e invita a una reazione decisa per tutelare uno dei prodotti simbolo del made in Italy. Il rischio, secondo la senatrice, è di assistere a un colpo pesantissimo non solo per l’economia, ma anche per l’identità culturale italiana.