Il governo lavora alla prossima Manovra e sul tavolo spunta un tema che interessa milioni di italiani: l’alleggerimento del carico fiscale su tredicesima e straordinari. L’idea, sostenuta anche dal vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, punta a ridare ossigeno ai salari, anche se il nodo resta sempre lo stesso: le risorse disponibili.
La proposta più chiacchierata riguarda la detassazione totale o parziale della tredicesima, che oggi garantisce allo Stato circa 14,5 miliardi di entrate. Un’operazione complessa, ma che avrebbe un impatto diretto sulla busta paga dei lavoratori nel periodo natalizio. Parallelamente, si studia anche la riduzione della pressione fiscale sugli straordinari, così da aumentare i guadagni di chi lavora di più e allo stesso tempo garantire maggiore flessibilità alle aziende nei momenti di picco produttivo.
Non solo: tra le ipotesi allo studio c’è anche il taglio dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi tra i 28mila e i 50mila euro, con possibile estensione fino a 60mila. A questo si aggiungono incentivi per il rinnovo dei contratti e misure per i cosiddetti salari più bassi, con l’obiettivo di estendere agevolazioni già esistenti sui premi di produttività.
Tuttavia, come ha sottolineato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, la sostenibilità di questi interventi dipenderà dalla disponibilità reale di fondi, considerando anche gli impegni europei e le spese per la difesa.
In sintesi, meno tasse su tredicesima e straordinari resta un obiettivo ambizioso e atteso dai lavoratori, ma la sua attuazione concreta sarà decisa solo quando sarà chiaro quanto margine di manovra avrà davvero lo Stato.