In Italia la ricchezza non è solo mal distribuita, è praticamente blindata. Secondo il think tank indipendente Tortuga, appena il 10% della popolazione detiene oltre il 60% della ricchezza nazionale. Un dato che descrive una società bloccata, dove il destino economico sembra scritto nel patrimonio di famiglia.
I numeri parlano chiaro: la metà più povera degli italiani riesce a racimolare solo il 7,4% della ricchezza complessiva, mentre la scala sociale si fa sempre più ripida. Il cosiddetto ascensore sociale è fermo ai piani alti, e chi nasce in basso resta in basso.
Non si tratta solo di disparità economiche ma di vere e proprie ingiustizie generazionali: per i giovani le prospettive di miglioramento sono sempre più ridotte, con opportunità schiacciate da un sistema che premia l’eredità più del merito.
In poche parole, il quadro tracciato da Tortuga racconta un’Italia in cui la forbice tra ricchi e poveri continua ad allargarsi, alimentando tensioni sociali e frenando ogni possibilità di crescita collettiva.