Unicredit è nel mirino del governo italiano per via dell’operazione di acquisizione di Banco Bpm. Il motivo? Un Dpcm che attiva il “golden power”, ossia il potere speciale dello Stato di porre condizioni su operazioni economiche considerate strategiche. Tra le principali richieste: mantenere stabili i crediti erogati in Italia, uscire completamente dal mercato russo entro gennaio 2026, e fornire maggiori dettagli sul piano industriale post-acquisizione.
In caso di violazione, la banca rischia una multa che potrebbe arrivare fino a 20 miliardi di euro. Il provvedimento, firmato da Meloni e Giorgetti, è già stato notificato ma non ancora discusso in Consiglio dei ministri. Le sanzioni, proporzionali al valore dell’operazione, puntano a tutelare l’economia nazionale e il risparmio dei cittadini.