Negli Stati Uniti, il costo delle uova ha raggiunto livelli record, con una dozzina venduta a 4,95 dollari a gennaio 2025, segnando un aumento del 50% rispetto all’anno precedente. A contribuire a questa impennata sono stati l’influenza aviaria, che ha portato all’abbattimento di milioni di galline ovaiole, e l’inflazione che ha colpito tutta la filiera produttiva.
Per risolvere la crisi, l’amministrazione Trump ha annunciato un piano da un miliardo di dollari. Il pacchetto di aiuti prevede investimenti in biosicurezza per contrastare l’aviaria, indennizzi per gli allevatori colpiti e incentivi alla ricerca per sviluppare vaccini più efficaci. Si sta anche valutando l’importazione temporanea di uova dall’estero per colmare la carenza.
Tuttavia, le misure non convincono tutti. Gli analisti criticano la strategia del governo, ritenendola tardiva e insufficiente. Intanto, i consumatori americani cercano alternative: dai surrogati vegetali fino al ritorno all’allevamento domestico di galline.
Le uova, insomma, sono diventate un simbolo della difficile congiuntura economica americana, e il dibattito sul loro prezzo infiamma tanto le cucine quanto la politica. Riuscirà il piano di Trump a riportare un po’ di normalità nei supermercati?