Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha lanciato una proposta destinata a far discutere: ridurre l’Iva sulle ostriche. Durante una degustazione al Senato, il ministro ha spiegato che questi molluschi non dovrebbero essere considerati beni di lusso, ma piuttosto un’opportunità per rilanciare il settore dell’acquacoltura, duramente colpito dall’invasione del granchio blu.
Secondo Lollobrigida, l’abbassamento dell’imposta renderebbe le ostriche più accessibili e creerebbe nuove possibilità economiche per i pescatori, mettendoli in condizione di competere con il mercato europeo. Il governo, già intervenuto con 49 milioni di euro per contrastare la crisi, punta così a una soluzione più strutturale per il settore.
L’idea, però, non convince tutti: c’è chi si chiede se ridurre l’Iva su un prodotto comunque costoso sia davvero una priorità fiscale. Ma per il ministro, la questione è chiara: trasformare un problema – la crisi della pesca – in una risorsa, sfruttando le ostriche come volano economico. Resta da capire se questa visione prenderà piede o se resterà un’idea da degustazione istituzionale.
