L’indice di percezione della corruzione 2024 assegna all’Italia il 52esimo posto a livello mondiale e il 19esimo tra i Paesi UE. Un dato che segna un’inversione di tendenza dopo 13 anni di miglioramenti, con un punteggio che scende a 54, due punti in meno rispetto all’anno scorso.
Transparency International evidenzia come il fenomeno resti una sfida aperta, non solo per l’Italia ma per tutta l’Europa occidentale, dove la lotta alla corruzione sembra rallentare. Il presidente dell’organizzazione italiana, Michele Calleri, sottolinea l’urgenza di regole più stringenti su lobbying e conflitto di interessi per evitare ulteriori passi indietro.
L’indice di percezione della corruzione resta quindi un termometro impietoso: i progressi non sono mai definitivi e il rischio di arretrare è sempre dietro l’angolo.