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sabato, 27 Luglio 2024

Lavoro: ad aprile occupazione record al 62,3%

Lavoro: ad aprile 2024, il tasso di occupazione ha raggiunto il 62,3%, segnando un nuovo record storico. Secondo i dati provvisori diffusi dall’Istat, rispetto a marzo l’occupazione è aumentata di 84mila unità (+0,4%). La disoccupazione, nel frattempo, è scesa al 6,9%, il livello più basso degli ultimi quindici anni.

Occupazione in crescita per tutti, tranne i giovani

L’occupazione è cresciuta in tutte le categorie: uomini, donne, dipendenti e autonomi, ad eccezione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, che hanno visto un calo. Questo aumento dell’occupazione si è verificato anche tra tutte le classi d’età, esclusi i 25-34enni, che hanno registrato una leggera diminuzione. In particolare, il numero di persone in cerca di lavoro è diminuito del 3%, equivalente a 55mila unità in meno.

Disoccupazione ai minimi storici

La disoccupazione ad aprile è scesa al 6,9%, un dato che non si vedeva dal dicembre 2008. Tuttavia, il tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni è rimasto stabile al 20,2%, lo stesso livello di marzo e il più basso dal febbraio 2008. L’Istat sottolinea che la stabilità del numero di inattivi è il risultato di un aumento tra gli uomini e i 25-34enni e di una diminuzione tra le donne e le altre classi d’età.

Confronto trimestrale e annuale

Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2024 con quello precedente, si osserva un incremento dell’occupazione dello 0,6%, pari a 136mila unità in più. Parallelamente, si è registrata una diminuzione delle persone in cerca di lavoro del 2,3% (44mila unità) e degli inattivi dello 0,2% (19mila unità).

Su base annua, l’occupazione ad aprile 2024 è aumentata del 2,2% rispetto ad aprile 2023, con un incremento di 516mila unità. Anche in questo caso, l’aumento ha coinvolto uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione è salito di 1,1 punti percentuali in un anno, mentre il numero di persone in cerca di lavoro è diminuito dell’11,8% (236mila unità) e quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è sceso dell’1,3% (166mila unità).

Questo record di occupazione al 62,3% è un segnale positivo per il mercato del lavoro italiano, evidenziando una crescita economica solida. Tuttavia, resta la sfida di ridurre ulteriormente la disoccupazione giovanile e di migliorare le condizioni per i giovani lavoratori.

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