Confcommercio illegalità imprese – Secondo un recente studio di Confcommercio, l’illegalità rappresenta un pesante fardello per le imprese italiane, con un costo annuo di 38 miliardi di euro. Questo dato allarmante emerge da un’indagine che ha analizzato l’impatto di attività illecite quali la contraffazione, l’evasione fiscale e altre forme di criminalità economica sul tessuto produttivo italiano.
L’analisi di Confcommercio mette in luce come il 25% dei consumatori italiani abbia acquistato prodotti contraffatti nel 2023, alimentando un mercato nero che danneggia non solo le imprese, ma anche l’intera economia del Paese. La contraffazione, infatti, non solo priva le aziende dei ricavi legittimi, ma comporta anche rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori.
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha dichiarato che la lotta all’illegalità deve diventare una priorità assoluta per il governo. Ha sottolineato l’importanza di misure più severe e di una maggiore collaborazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni per contrastare efficacemente questi fenomeni.
Oltre alla contraffazione, l’indagine ha evidenziato come l’evasione fiscale continui a rappresentare una piaga per l’economia italiana. Le imprese oneste, infatti, devono sostenere un carico fiscale più elevato per compensare le mancate entrate dovute all’evasione, con conseguenze negative sulla loro competitività.
Confcommercio propone una serie di interventi per combattere l’illegalità, tra cui l’introduzione di nuove tecnologie per tracciare i prodotti lungo la filiera, campagne di sensibilizzazione rivolte ai consumatori e incentivi per le aziende che adottano comportamenti etici.
L’appello di Confcommercio arriva in un momento cruciale, in cui l’economia italiana sta cercando di riprendersi dagli effetti della pandemia. Un intervento deciso contro l’illegalità potrebbe rappresentare una leva fondamentale per rilanciare la crescita economica e garantire un mercato più equo e sicuro per tutti.