Assegno di inclusione – L’Inps ha finalmente iniziato a erogare l’Assegno di inclusione (Adi) a coloro che si sono dichiarati in situazioni di disagio senza che i Comuni abbiano confermato le loro condizioni. Questa mossa, che alcuni potrebbero definire audace, fa parte di un’iniziativa per sostenere chi si trova in difficoltà economiche. Ma cosa significa realmente?
Pagamenti in arrivo
A partire da aprile 2024, l’Inps ha cominciato a erogare l’assegno per le richieste di Assegno di inclusione. Questo beneficio economico è destinato a chi ha dichiarato di essere in difficoltà, anche se il Comune non ha confermato la loro situazione. Insomma, una sorta di fiducia al buio. I primi pagamenti sono previsti per il 15 del mese, con ulteriori versamenti il 27 per i rinnovi. I beneficiari possono aspettarsi una piccola sorpresa, come il regalo di Natale arrivato con mesi di ritardo.
Verifiche e autocertificazioni
L’Inps ha chiarito che la verifica delle condizioni di svantaggio e l’inserimento nei programmi di assistenza vengono effettuati coinvolgendo le amministrazioni locali. Tuttavia, nel caso in cui il Comune non risponda entro 60 giorni, la richiesta viene accettata. Praticamente, se fai domanda e nessuno ti dice di no, hai vinto.
Chi può richiedere l’Adi?
L’Assegno di inclusione è disponibile per le famiglie con almeno un membro disabile, un minorenne, una persona sopra i 60 anni o in situazione di svantaggio. La misura è attiva dal gennaio 2024 e richiede vari requisiti di residenza, cittadinanza, reddito e patrimonio. Non possiedi una Lamborghini e vivi in una casa modesta? Probabilmente sei idoneo.
Condizioni economiche e requisiti
Il richiedente deve risiedere in Italia da almeno cinque anni, con un reddito Isee inferiore a 9.360 euro e un patrimonio immobiliare non superiore a 30mila euro, tra gli altri requisiti. In pratica, se sei un cittadino medio con qualche difficoltà, potresti avere diritto a questo aiuto. Ma attenzione: se hai comprato un’auto di lusso recentemente, non sperare in questo assegno.
L’Assegno di inclusione rappresenta un’importante misura di sostegno per chi vive situazioni di difficoltà. L’Inps, con questo passo, sembra voler dare una mano a chi ne ha più bisogno, anche se il processo potrebbe sembrare un po’ caotico. Ma in un paese dove spesso le burocrazie dominano, un po’ di fiducia potrebbe fare la differenza.